lunedì 7 gennaio 2008

Emergenza rifiuti in Campania: ancora lontana una soluzione concreta



Periodo alquanto turbolento questo per la mia cara Campania. L'emergenza rifiuti, partita dal capoluogo si sta espandendo a macchia d'olio in tutta la regione. Crescono i malumori, le strade sono ricoperte da sacchetti abbandonati, sono allestiti giorno e notte presidi di volontari di abitanti locali che chiedono a qualunque costo che venga posta la parola fine a tutto questo.
Bassolino, Presidente della Regione Camapania in carica, vacilla sempre di più ma il dato più raccapricciante, è che sembra non sappia proprio come fare a riordinare e rimettere sul giusto binario l'emergenza. Deciso a non dimettersi (ah...quanto è importante difendere la propria poltrona!) nei giorni scorsi ha inviato una lettera di scuse a tutti assumendosi parte delle responsabilità di questo scempio; ma a cosa è servito?! Povero Bassolino...

Vi presento un video-inchiesta realizzato da un mio caro amico, nonchè collega, Luca Abete che con la sua genialità, si sta facendo conoscere ed apprezzare in tutta Italia.
Le immagini sono andate in onda su NapoliTv (emittente locale)per la trasmissione "Xanax".

1 commento:

Ale ha detto...

innanzitutto complimenti a Luca per questo significativo servizio sulla "munnezza" napoletana.
Mi piacerebbe che si precisasse però che non è l'intera Campania ad essere soffocata dalla spazzatura bensì la provincia di Napoli.
Dico questo per due ragioni : la prima è che non mi va di offrire un capo espriatorio così grande a chi dall'esterno guarda alla campania come un'unica realtà malsana.E la seconda ragione , che si ricollega perfettamente alla prima , è che in molte realtà del salernitano la raccolta differenziata è diventata un abitudine e nello stesso capoluogo le idee per utilizzare i rifiuti sono molte.Adesso sta a chi di dovere farle diventare realtà ,senza chiudersi in un ambientalismo cieco, che non salvaguarda le regole basilari del viver comune in luogo di un estremismo ideologico davvero inutile in un'epoca come la nostra.
La smettano i politici napoletani di passarsi la palla avvelenata delle colpe e comincino ad accorciarsi le maniche e lavorare per il futuro di una delle più belle città del mondo